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Il Laboratorio Landscape_inProgress dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, inaugura il 22 giugno la mostra 99FILES presso il MoCa, Museo di Arte Contemporanea di Skopje, Macedonia, con il patrocinio dell’Ambasciata italiana, della Facoltà di Architettura e del Municipio del centro di Skopje, con la collaborazione di ABITARE come media partner.
Tale evento rappresenta una prima tappa conclusiva della ricerca sull’architettura Brutalista sviluppata attraverso il contributo di 51 invitati tra architetti, fotografi e videomaker e una call con la quale sono stati selezionati 48 partecipanti. Tutti i materiali costruiscono un Archivio Digitale che colleziona disegni, foto, video e testi.
99FILES propone una riflessione sull’architettura e sulle città dei paesi balcanici. L’obiettivo è quello di colmare un vuoto che, spesso, l’egemonia della cultura architettonica occidentale nella seconda metà del XX secolo ha generato, marginalizzando i risultati di una ricca produzione architettonica che oggi rischia di essere cancellata. L’iniziativa intende stimolare un diverso punto di osservazione sul patrimonio modernista e brutalista di quest’area, liberandolo dalla connotazione negativa che i retaggi ideologici hanno comportato, per tracciare differenti direzioni interpretative di un’importante fase della storia del pensiero architettonico.
Sono realtà ancora da indagare attraverso nuove visioni capaci di riconoscere il ruolo di un importante patrimonio architettonico che rappresenta l’ultima utopia urbana del ‘900. Superando le barriere ideologiche, è possibile rileggere altre modernità che hanno caratterizzato l’architettura e la città di questi paesi e riassegnare, a quello che oggi è percepito come un “patrimonio non desiderato”1, una riconoscibilità nella fisionomia urbana, prima che venga completamente rimosso o lasciato nelle attuali condizioni di degrado.
Baricentro della prima edizione è la città di Skopje, capitale della Macedonia, che rappresenta con maggiore evidenza i segni di questo processo, configurandosi come un caso emblematico per l’architettura contemporanea e le dinamiche che attraversano i paesi dell’area balcanica. La città oggi si presenta come un vasto cantiere interrotto. Distrutta dal terremoto del 1963, è stata solo parzialmente ricostruita rispetto al Piano di Kenzo Tange (1965), concepito come un singolare momento di sperimentazione architettonica proiettato in un immaginario utopico. Il progetto dell’architetto giapponese si basava su due elementi strutturanti: la Muraglia Urbana, materializzata nel sistema residenziale, la Porta Urbana, nodo infrastrutturale e commerciale. Secondo la strategia di Tange questi due elementi erano stati concepiti come “megastrutture metaboliche”2 che avrebbero dovuto aumentare significativamente la densità urbana. Questa grande eredità oggi è sottoposta ad azioni programmate che mettono in discussione il concetto stesso di modernità a favore di un’architettura che non presenta gli stessi livelli di innovazione e qualità. Attualmente le parte fondanti della città sono sottoposte agli interventi trasformativi previsti con il “rinnovamento urbano” SK2014, che sta cancellando una parte significativa di tale patrimonio non vincolato, attraverso l’introduzione di nuovi involucri in stile eclettico che stanno ricoprendo gli edifici esistenti.
99FILES si propone di stimolare un confronto multidisciplinare su questi processi ma anche di fare conoscere in un contesto internazionale un patrimonio architettonico che ha le potenzialità di rappresentare una importante fase storica ancora poco indagata dalla critica e dal progetto architettonico.
(1) Mrduljaš, M., Kulić, V. (2012). Unfinished Modernisation, Kolorklinika, Zagreb.
(2) AA.VV., (2014). Findings, Youth Cultural Center, Skopje.
The Laboratory Landscape_inProgress, of the Mediterranea University, inaugurates on June 22nd the exhibition 99FILES at MoCa-Museum of Contemporary Art in Skopje with patronage by the Italian Embassy, Faculty of Architecture in Skopje and Municipality of Centar with ABITARE as media partner.
This event is the first step of a research on the Brutalist architecture realized by a contribution of 51 invited architects, photographs, video makers and 48 selected participants through an open call.
99FILES proposes to develop a reflection regarding the architecture and the cities of the Balkan countries. The goal is to fill a void that, often, the hegemony of Western architectural culture in the second half of the twentieth century has generated, marginalizing a rich architectural productio that today is at the risk of being canceled. The initiative intends to stimolate a different point of observation of the modern and brutalist heritage of this area, releasing it from the entailed negative connotation from the ideological legacies, while stimulating different interpretative directions of an important string in the architectural thought. These are realities still to be investigated through new visions capable to regonize the role of an important architectural heritage representing the last urban utopia of the twentieth century. By overcoming the ideological barriers, it is possible to re-read other modernities that have characterized the architecture and the city of these countries, and to reassign to what is now perceived as “the unloved heritage”1, a recognizability in the urban physiognomy before beeing canceled or left in the current conditions of degradation.
The focus of the first edition is the city of Skopje, capital of Macedonia, where the signs of this process are the most evident. The city is configured as an emblematic case for the contemporary architecture and the dynamics that cross the Balkan countries. The city today presents a vast interrupted construction site. Destroyed by the 1963 earthquake, was partially reconstructed according to the Plan of Kenzo Tange (1965), conceived as a singular moment of architectural experimentation projected into an utopian imagination. The project of the Japanese architect was based on two structural elements: The City Wall, materialized in the residential system, the City Gate, infrastructural and commercial node. According to the strategy of Tange these elements were conceived as “metabolic megastructures” 2 that would significantly increase the city density. This heritage today is under planned actions that destabilize the concept of modernity in favor of an architecture that does not present the same levels of innovation and quality. Currently the fundamental parts of the city are under transformative interventions envisaged in the “Urban Renovation” SK2014, that is cancelling a significant part of the modern and brutalist heritage through introduction of new eclectic style facades that are covering the existing buildings.
99FILES aims to stimulate a multidisciplinary debate on these processes, but also to affirm into international context the architectural heritage that has the potential to represent an important historical phase that is still not much investigated by the criticism and the architectural design.
(1) Mrduljaš, M., Kulić, V. (2012). Unfinished Modernisation, Kolorklinika, Zagreb.
(2) AA.VV., (2014). Findings, Youth Cultural Center, Skopje.
Ottavio Amaro
Marina Tornatora
Ottavio Amaro
Marina Tornatora
Blagoja Bajkovski
Alessandro De Luca
Lucia La Giusa