Il progetto OR.C.HE.S.T.R.A. I DiCeT I InMoTo si occupa dello sviluppo di metodologie e strumenti innovativi per la promozione e la valorizzazione delle risorse culturali e ambientali di un determinato territorio, che si identifica con quello delle regioni di convergenza Puglia, Calabria e Campania, con l’intendo di creare un turismo sostenibile. La ricerca fa parte del Programma Operativo Nazionale (PON) – Ricerca e Competitività 2007-2013, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e si colloca all’interno dell’Asse II – Azioni integrate per lo sviluppo sostenibile nell’ambito prioritario Smart Culture and Tourism e, il Miur, nel marzo 2012, ha attivato le linee guida di intervento Smart Cities and Communities e Social Innovation.
La ricerca è stata realizzata dal gruppo Landscape_inProgress, del Dipartimento dArTe dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, con Responsabile Scientifico il Prof. Ottavio Amaro e Coordinatore del progetto la Prof. Marina Tornatora (team ricerca Beniamino Fabio Arco, Maria Rossana Caniglia, Alessandro De Luca, Giovanna Falzone e Pietro Mina). L’unità di ricerca di Reggio Calabria è stato Consulente dell’Università degli Studi della Magna Grecia di Catanzaro (UNICZ) e inoltre, all’interno della stessa attività, fanno parte l’Università della Calabria (UNICAL), ACI Informatica, TSC Consulting (TSC), ICAR CNR e ENGINEERING.
Tra gli obiettivi realizzativi di InMoTo l’attività Il turismo come arte dei luoghi si colloca nella Metodologia e Modelli per il disegno di Percorsi Turistici e si propone come un metodo innovativo nella conoscenza e nell’uso del luogo, inteso come sintesi di quei valori identitari che comprendono sia gli aspetti paesaggistici e morfologici sia le risorse ambientali e culturali. L’obiettivo generale è quello di ricercare nuovi modelli di erogazione dei contenuti turistici che identificano e valorizzano il territorio calabrese, rispetto alle varie accezioni storiche, architettoniche, paesaggistiche e culturali. Ricostruire un’immagine della Calabria, dentro la quale collocare l’offerta e lo sviluppo di un nuovo turismo culturale.
La ricerca è suddivisa in quattro argomenti che coincidono con i livelli degli obiettivi prefissati e dei risultati attesi: Il turismo come arte dei luoghi e la Calabria, I paesaggi della Calabria, La Stanza paesaggistica della Piana di Gioia Tauro, L’itinerario turistico.
Attraverso lo studio di numerosi testi e guide turistiche e, l’analisi e la rielaborazione cartografica è stato possibile con il turismo come arte dei luoghi costruire un sistema di conoscenza dei valori e della consapevolezza di appartenenza di un luogo alla sua connotazione territoriale, culturale, storica e architettonica. Questa ricerca ha approfondito otto sezioni tematiche, attraverso le quali sono stati individuati e raccontati i luoghi della Calabria.
L’iconografia e il viaggio. La Calabria terra misteriosa e ancora selvaggia diventa dal Settecento meta dei numerosi viaggi intrapresi dai touristes europei che, rappresentano i luoghi visitati, attraverso un’iconografia permeata dal mito, dal pittoresco e dal sublime. Il gruppo di ricerca ha analizzato e approfondito gli itinerari di viaggio dell’Abate Saint-Non (1778), Edward Lear (1847), Norman Douglas (1911), Guido Piovene (1953-56), Pier Paolo Pasolini (1959).
Il racconto letterario. Corrado Alvaro, Fortunato Seminara, Giuseppe Berto, Adele Cambria, Mario La Cava, Lorenzo Calogero, scrittori e poeti, solo per citare alcuni, che hanno raccontato la Calabria analizzando luoghi, città, paesaggi e culture.
I luoghi del Misticismo. I numerosi conventi, santuari ed eremi sparsi tra le montagne e per il territorio calabrese, ancora oggi, attraverso percorsi antichi ed evocativi, tramandano una particolare spiritualità. Luoghi che, assumendo dei significati mistici, immergono il visitatore in un’atmosfera di fascino e sacralità, come la Certosa di Serra San Bruno, l’Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore, i luoghi di Barlaam e Tommaso Campanella.
I luoghi dell’Arte. Gli oltre cinquanta circuiti museali dove sono raccolti esempi e testimonianze di arte antica, moderna e contemporanea e le opere d’arte sparse nel paesaggio, costituiscono i luoghi che raccontano il senso del viaggio e della scoperta. In particolar modo il crescente interesse verso l’arte contemporanea ha reso possibile la realizzazione d’installazioni permanenti, creando nuove suggestioni nei paesaggi originari, come il MuSaBa, Museo Santa Barbara di Mammola (RC) e i percorsi artistici di VIARTIS a Pentedattilo (RC).
I luoghi del Cinema. Le città e il paesaggio calabrese sono stati, dagli anni Trenta a oggi, protagonisti di numerosi film e documentari. Il cinema è uno strumento di conoscenza che, attraverso la sua forza evocativa e poetica, costituisce una chiave di lettura per la rappresentazione dei luoghi. Oggi ripercorrere quei luoghi del cinema significa creare possibili itinerari pregnanti della memoria vissuta e di nuove suggestioni. Pier Paolo Pasolini per il film Il Vangelo secondo Matteo del 1964 sceglie le colline del Marchesato e i ruderi de Le Castella, gli stessi luoghi sono stati utilizzati da Mario Monicelli per L’Armata Brancaleone del 1966. Nel film Anime Nere del 2014 Francesco Munzi sceglie il borgo abbandonato di Africo vecchio per raccontare il paesaggio della rovina e della condizione sociale.
Terre profanate. Giorgio Bocca e David Lane descrivono una Calabria amara, intrisa di vicende di cronaca nera, d’illegalità e criminalità organizzata che inevitabilmente s’intreccia con le storie delle città e dei luoghi di questa terra. Luoghi vissuti da comunità che lottano continuamente per un riscatto etico e sociale, grazie anche al lavoro di associazioni di volontariato come Libera. La mappatura di queste aree evidenzia che oggi sono meta di viaggiatori che hanno letto, riconosciuto e condiviso l’immagine di luogo profanato.