Il Laboratorio Landscape_inProgress ha avviato una convenzione di collaborazione con il Consorzio Macramè – Trame solidali nella terra del Sole su un duplice interesse: il supporto, come attività di ricerca e studio per il design dei beni confiscati gestiti dal Consorzio e la partecipazione degli studenti a iniziative denominate “Campi di lavoro – Cantieri di legalità”. Il Consorzio Macramè gestisce un terreno confiscato alla ‘ndrangheta sito in località Carmine di Rosarno (RC), alla confluenza dei fiumi Metramo e Mesima, dove è in allestimento un parco fluviale della biodiversità.
All’interno dell’idea più generale di carattere sociale, produttivo e ambientale, il progetto del parco costituisce la sintesi fisica/costruttiva finalizzata a creare in senso unitario e armonico un racconto/percorso capace di proiettare la “dimensione della biodiversità” anche in un ambito culturale più collettivo, sotto diversi aspetti: funzionale, didattico, ecologico e artistico, quindi culturale.
Il Parco è concepito come uno spazio condiviso, disegnato dalla nuova trama degli agrumi e dalla presenza di piccole riserve naturali di vegetazione autoctona, nel quale l’inserimento dei migranti e un innovativo rapporto tra paesaggio fluviale, suolo agricolo e sicurezza idrogeologica diventano l’occasione per creare nuove dinamiche tra legalità, immigrazione e paesaggio.
Alla vocazione agricola è affiancata la sezione didattica del bosco della biodiversità e il progetto pilota della lombricoltura, che consente di smaltire i rifiuti umidi urbani e creare fertilizzanti naturali.
Le specificità del sito hanno rappresentato un aspetto originale per la tangenza del fiume Mesima, che spesso invade parte del terreno. La presenza dell’acqua è assunta come occasione per sperimentare un rapporto diverso tra rischio e progetto , superando la pratica di edificazione di barriere difensive – moli, arginature etc. – concepite come “manufatti robusti” per proporre nuovi modelli d’intervento caratterizzati da un’idea di confine come bordo interattivo, dai legami aperti e flessibili che configurano nuove porosità. Questo ha richiesto al progetto un diverso rapporto tra suolo/risorse produttive/paesaggio attraverso il disegno di forme più permeabili lungo il corso d’acqua e di zone umide naturali o di piccole dune.
Il parco si struttura su quattro momenti principali: l’acqua, il verde, le connessioni, il suolo.
L’acqua costituisce l’elemento di riferimento principale, origine e base delle scelte progettuali. Il suo ritrarsi o dilagare determina la forma e l’esistenza stessa del lotto. Segno di confine e margine fluido cangiante nel tempo, l’acqua diviene l’elemento da cui difendersi e nello stesso tempo la presenza che imprime identità e carattere al luogo. Tutto il contesto viene interpretato come ‘paesaggio d’acqua’ a cui ogni elemento del progetto, di carattere produttivo, estetico, funzionale, si rapporta: percorsi, nuovi impianti rurali, sistema di protezione da inondazioni, salvaguardia e valorizzazione della flora locale.
Il Verde è il principale materiale di progetto che caratterizza le diverse parti compositive, in un’alternanza dialettica tra naturale e artificiale definendo il disegno di base.
Infatti, la misura ( m 5 x m 6) dell’impianto rurale del limoneto, si scontra con le macchie di natura esistente poste ai margini del lotto, nelle zone di scarpata o sul bordo ripario del fiume, veri contesti dei cosiddetti ‘terzi paesaggi’ dove è possibile ancora ritrovare una natura incontaminata fatta di essenze identitarie: salici, canne, piante acquatiche .
All’interno di questo quadro ritroviamo diversi sottotemi posti come percorso attrattivo: l’Agrumeto, le nozze di Medma, Bosco delle lanterne, Canneto, Recinti primigeni, Zona ludica,
Il disegno del Parco si struttura lungo un viale rettilineo centrale carrabile e perpendicolare al fiume, su cui si attesta la piantagione del limoneto, e da un percorso morbido che si adatta alla morfologia del suolo e percorre in senso circolare tutto il lotto. Entrambi sono costruiti in terra battuta.
Le operazioni progettuali sul suolo riguardano principalmente un duplice aspetto: la necessità di salvaguardia dalle inondazioni e la costruzione di spazi collettivi.
In particolare gli elementi del progetto sono: Le Dune, Radure, Casa esistente, Le vasche per i lombrichi, La ‘morte del minotauro’.