Il Laboratorio Landscape_inProgress del Dipartimento d’ArTe dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, insieme al Comune di Reggio Calabria ha presentato presso l’Urban Center della Città Metropolitana la Mostra “La Morte del Minotauro”curata dai proff. Ottavio Amaro e Marina Tornatora.
La quantità degli edifici confiscati in Calabria e in particolare nella Città di Reggio Calabria, costituisce un patrimonio edilizio i cui connotati funzionali e configurativi sono tutti da ripensare in un’azione di riappropriazione di spazi legali e urbani.
La ricerca e l’esperienza didattica presso l’Università Mediterranea, individua i manufatti architettonici esistenti nelle città della Calabria e della Sicilia, sottoposti ad azione giudiziaria di confisca per reati legati a pratiche criminali.
La morte del Minotauro indica una condizione di ripristino della legalità per manufatti edilizi realizzati attraverso risorse finanziarie non trasparenti e abitati da attori che si muovono fuori dalla convivenza civile. I paesaggi ritrovati sono quelli riappropriati dalla collettività e riportati ad una riconfigurazione estetica e funzionale organica ai luoghi e alla città.
L’attività progettuale operata sugli edifici confiscati, spesso collocati in aree periferiche, ha avuto la finalità di realizzare una nuova mappa di segni e presenze architettoniche che segnano la metamorfosi estetica, oltre che sociale, della città.
I lavori riguardano parte dell’esperienza didattica degli studenti iscritti al 3° anno di Architettura presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, insieme al progetto del Parco della biodiversità in corso di realizzazione su un terreno confiscato lungo la Fiumara del Mesima a Rosarno, gestito dal Consorzio Macramè / Trame solidali mediterranee.
Hanno partecipato all’inaugurazione: il Prefetto Michele di Bari, il Sindaco Giuseppe Falcomatà, il Presidente del Tribunale sezione Misure di prevenzione di Reggio Calabria Ornella Pastore, la Dirigente nazionale dell’ANBSC Matilde Pirrera, il Rettore Pasquale Catanoso, il Direttore del d’ArTe Gianfranco Neri, i responsabili scientifici del Laboratorio Landscape in progress Ottavio Amaro, Marina Tornatora.
L’allestimento della mostra è a cura di:
Archh. Alessandro De Luca, Giovanna Falzone, Domenico Fazzari, Lucia La Giusa, Cristiana Penna, Blagoja Bajkovski.
con la collaborazione degli studenti:
Ilaria Aprigliano, Maria Sofia Campolo, Cecilia Coppola, Pierluigi Gerace, Danilo Guerrera, Mauro Pirrone, Vincenzo Pirrottina, Giada Puccinelli, Aldea Saccà.