L’immagine complessiva richiama ad un edificio ‘industriale’, finalizzato ad ospitare funzioni laboratoriali e meccaniche, senza rinunciare ad elementi di linguaggio architettonico. La scelta della giacitura ricavata dal taglio nella morfologia ad una quota intermedia, permette di non compromettere le caratteristiche del lotto, riproponendo la sequenza ‘basamento’ verde, edificio, fascia verde confinate con la strada.
Ne scaturisce un edificio ben radicato al suolo in parte fuori dal lotto e in parte corrispondente con la quota della strada superiore a +9 m.
Al basamento verde e naturale si contrappone il sistema di copertura continuo a nastro chiuso alto ml. 3.70, che contiene in senso ‘protettivo’ il corpo funzionale vero e proprio, pensato come elemento trasparente attraverso la previsione di ampie vetrate.
Il prospetto in questo contesto si presenta come una figura fortemente orizzontale dove la luce scava un forte taglio tra la muratura e il basamento verde. Ne scaturisce un manufatto silenzioso e monolitico che ritrova nella sezione la complessità spaziale e architettonica.
Questa infatti è stata pensata come necessità di garantire una buona illuminazione naturale attraverso un rapporto diretto interno esterno. I due cortili interni scoperti, a tal proposito, si presentano come strutturali, rispetto alla qualità dello spazio.
La previsione del tetto verde mitiga il rapporto con il verde, costituendo un vero e proprio prospetto dall’alto.