La quantità dei BENI CONFISCATI alla criminalità organizzata in Calabria costituisce un patrimonio da ripensare in un’operazione di riappropriazione di spazi legali e urbani.
La quantità dei BENI CONFISCATI alla criminalità organizzata in Calabria costituisce un patrimonio da ripensare in un’operazione di riappropriazione di spazi legali e urbani.
Il progetto La morte del Minotauro del Laboratorio Landscape_inProgress sui manufatti e sui terreni confiscati alla criminalità è concepito come un’azione progettuale che mette insieme la necessità di un ripristino della legalità con quella di realizzare una nuova mappa di segni e presenze architettoniche come metamorfosi estetica, oltre che sociale, delle città.
Una prima sintesi dei lavori di tale azione, sviluppata attraverso attività di ricerca e didattica, è stata esposta nell’ambito dell’iniziativa Legalità è Cultura, promossa dalla Fondazione Scopelliti.
La mostra, inaugurata presso Palazzo Alvaro a Reggio Calabria, comprende sia i lavori degli studenti del Corso di Progettazione Architettonica 1 del Dipartimento Architettura e Territorio_ dArTe; sia il progetto Mestieri Legali, risultato di una convenzione tra il Laboratorio di ricerca Landscape_inProgress dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e il Consorzio Macramè, (Partner ARCI di Reggio Calabria; Circolo Legambiente di Reggio Calabria; Comune di Laureana di Borrello; Comune di Rosarno; FUTURGREEN Srl; Omnia associazione Interculturale; Alba Multiservizi; cooperativa Mani e Terra).
Il progetto, finanziato attraverso un bando promosso da Fondazione per il Sud, propone un’azione concreta per l’inserimento dei migranti attraverso l’avvio di un’attività produttiva su un terreno agricolo confiscato alla ‘ndrangheta nel Comune di Rosarno lungo il fiume Mesima.
Comitato Organizzativo: Ahmed Amin, Serena Borrello, Blagoja Bajkovski, Alessandro De Luca, Domenico Fazzari, Lucia La Giusa, Cristiana Penna, Moataz Samir.
Conference, Exhibition, Research